incentivi fiscali su caldaie Vaillant
incentivi fiscali su scaldabagni Vaillant
Tutte le informazioni da sapere per semplificare la procedura di richiesta degli incentivi fiscali sulla sostituzione dei vecchi impianti (caldaie e scaldabagni).
Con la Legge Finanziaria del 2007 lo Stato ha offerto una grande opportunità, ha prorogato gli incentivi fiscali su caldaie e scaldabagni fino a tutto il Giugno 2013, a chi ha scelto di sostituire la sua vecchia caldaia con una caldaia a condensazione o per l’installazione di pompe di calore e pannelli solari.
Per la riqualificazione energetica degli edifici, infatti, sono previsti degli incentivi fiscali ovvero una detrazione del 55% degli importi a carico del contribuente, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.
Gli incentivi fiscali per coloro che scelgono di sostituire la vecchia caldaia o lo scaldabagno con una nuova caldaia o scaldabagno Vaillant consiste in una agevolazione fiscale del 50%.
Vaillant: Caldaie e Scaldabagni – Informazioni su Incentivi fiscali
Detrazione 55% – Documentazione e procedura
Per coloro che scelgono di sostituire la vecchia caldaia con una caldaia a condensazione Vaillant o con pompe di calore e per l’installazione di pannelli solari Vaillant, sono previste agevolazioni fiscali.
Per la riqualificazione energetica degli edifici è, infatti, prevista una detrazione del 55% degli importi a carico del contribuente, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.
Novità
è stato introdotto l’obbligo di inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, quando i lavori proseguono oltre un periodo d’imposta,
è stato previsto l’esonero della presentazione dell’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica per la sostituzione di finestre, per l’installazione dei pannelli solari e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale,
è stata ridotta (dal 10 al 4%) la percentuale della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare,
è stato eliminato l’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori.
Come fare?
Di seguito troverete l’elenco dei documenti da conservare e qualche informazione utile per beneficiare della agevolazione ed avere così la documentazione completa ai fini della dichiarazione dei redditi nel 2013.
Documentazione da inviare all’ENEA
Entro 90 giorni dal termine dei lavori (intendendo per termine dei lavori la data di collaudo delle opere) è necessario trasmettere all’ENEA, attraverso il sito www.acs.enea.it, la scheda descrittiva dell’intervento effettuato (Allegato E al D.M. 19.02.07).
Documentazione da conservare
In caso di impianti di potenza nominale del focolare non superiore a 35 Kw:
Scheda descrittiva dell’intervento (Allegato E al D.M. 19.02.07)
Ricevuta di invio tramite internet (con codice CPID) o la ricevuta della raccomandata postale all’Enea, che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa
Asseverazione del costruttore della caldaia che attesti il rispetto dei requisiti di rendimento.
Asseverazione del produttore delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica che attesti il rispetto dei requisiti, documento consegnato dalla ditta installatrice.
Le fatture o le ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi.
Copia del bonifico di pagamento delle fatture che riporta la seguente causale:
“Sostituzione della caldaia con caldaia a condensazione. Intervento previsto dall’art.1 comma 347 Legge n° 296/06, Legge Finanziaria 2007 e 2008. Fattura n° XXXX del giorno-mese-anno. Codice fiscale del beneficiario della detrazione. Il numero di Partita IVA/Codice Fiscale del soggetto a cui si è effettuato il bonifico (ditta installatrice).”
Se il richiedente è una persona fisica il pagamento può essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario o postale.
Dichiarazione di Conformità rilasciata dalla ditta installatrice, completa di note e allegati obbligatori per poter essere ritenuta valida come Relazione tecnica semplificata. (D.Lgs. 192/05 ss.mm.ii.)
Ecco inoltre un link utile per approfondire l’argomento e scaricare la seguente guida:
“Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” (55%) redatta dall’Agenzia delle Entrate
Detrazione fiscale 50% (ex 36%) – Documentazione e procedura
Per coloro che scelgono di sostituire la vecchia caldaia o lo scaldabagno con una nuova caldaia o scaldabagno Vaillant è prevista l’agevolazione fiscale del 50%.
Novità
Dal 1° gennaio 2012, la detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie (36%) non ha più scadenza.
Il Decreto “Crescita” (legge 22 giugno 2012, n. 83) ha elevato la misura della detrazione e il limite massimo di spesa ammessa al beneficio. In particolare, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 (data di entrata in vigore del citato decreto) al 30 giugno 2013, la detrazione Irpef aumenta al 50% e raddoppia il limite massimo di spesa (96.000 euro per unità immobiliare).
Tra le altre novità:
l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara,
la riduzione della percentuale (dal 10 al 4%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare,
l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori,
l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali,
l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Come fare?
Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale da cui risultino:
Causale del versamento
codice fiscale del soggetto che paga
codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Le spese che non è possibile pagare con bonifico (per esempio, oneri di urbanizzazione, diritti pagati per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo) possono essere pagate con altre modalità.
Documentazione da conservare
I contribuenti interessati devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione.
Questi documenti, che devono essere intestati alle persone che fruiscono della detrazione, potrebbero essere richiesti, infatti, dagli uffici finanziari che controllano le loro dichiarazioni dei redditi.
Ecco inoltre un link utile per approfondire l’argomento e scaricare la seguente guida:
“Ristrutturazioni edilizie : le agevolazioni fiscali” (50% ex 36%) redatta dall’Agenzia delle Entrate.
certificazione energetica obbligatoria
Vaillant: Caldaie e Scaldabagni – Informazioni su come richiedere gli incentivi fiscali